Avvertenza di Rischio: I CFD sono strumenti complessi e presentano un rischio significativo di perdere denaro rapidamente a causa della leva finanziaria. Il 82.91% dei conti degli investitori al dettaglio perdono denaro a causa del trading di CFD con questo fornitore. È importante valutare se si comprende il funzionamento dei CFD e se ci si può permettere di correre questo alto rischio di perdere il proprio denaro.

82.91% dei conti al dettaglio di CFD perdono denaro.

Avvertenza di Rischio: I CFD sono strumenti complessi e presentano un rischio significativo di perdere denaro rapidamente a causa della leva finanziaria. Il 82.91% dei conti degli investitori al dettaglio perdono denaro a causa del trading di CFD con questo fornitore. È importante valutare se si comprende il funzionamento dei CFD e se ci si può permettere di correre questo alto rischio di perdere il proprio denaro.

Importanza dei Dati sull’Inflazione nel Forex Trading

Analyzing AUD/USD quotes

L’inflazione non è solo un termine usato durante i corsi di economia, ma svolge un ruolo chiave nel forex trading. In qualità di trader sul forex, comprendere l’inflazione e le sue ripercussioni economiche è fondamentale per fare scelte di trading oculate.

Cos’è dunque l’inflazione e perché è importante nel trading sul forex?

Cos’è l’inflazione?

Iniziamo dalle nozioni di base. Per inflazione si intende l’aumento dei prezzi di beni e servizi nel corso del tempo, con inevitabile diminuzione del potere d’acquisto del denaro. Viene solitamente misurata utilizzando un paniere di beni e servizi di uso comune ed è espressa sotto forma di percentuale.

Quando l’inflazione aumenta, ogni unità della valuta utilizzata può acquistare un numero inferiore di beni e servizi rispetto a quanto possibile in precedenza. Se invece i prezzi calano, si parla di deflazione, con conseguente aumento del potere d’acquisto del denaro.

Per comprendere l’inflazione è necessario analizzarne le cause. Gli economisti si servono di innumerevoli indicatori quali l’indice dei prezzi al consumo, ovvero il consumer price index (CPI) e l’indice dei prezzi alla produzione, ossia il producer price index (PPI) per determinare il ritmo di aumento dei prezzi. Questi indici monitorano le variazioni medie dei prezzi dei beni che tutti noi acquistiamo e di ciò che le aziende producono.

Cosa Provoca l’Inflazione?

L’inflazione non è un concetto standardizzato. Sono diversi i motivi che possono innescarla:

  • Inflazione da Domanda: Essa è banalmente riconducibile alla domanda e all’offerta. Quando i consumatori vogliono quantità di beni superiori all’effettiva disponibilità, i prezzi aumentano. Succede sovente quando l’economia va a gonfie vele e tutti hanno voglia di spendere.
  • Inflazione da Costi Quando: i costi di produzione lievitano, ad esempio quelli per materie prime o manodopera, le aziende trasferiscono questi oneri extra ai consumatori aumentando i prezzi.
  • Inflazione Built-In: L’inflazione si rivela talvolta una profezia che si autoavvera. Quando i consumatori e le imprese si aspettano un aumento dei prezzi, iniziano a manifestarsi richieste di salari più alti e maggiorazioni delle tariffe per beni e servizi, il che dà luogo a un ciclo di inflazione.

Diversi Indici di Prezzo

Gli indici di prezzo sono utilizzati per misurare l’inflazione e monitorare l’evoluzione dei prezzi. Eccone alcuni piuttosto comuni:

Consumer Price Index (CPI): Questo indice tiene traccia delle variazioni medie dei prezzi di un paniere di beni acquistati normalmente dai consumatori. Rappresenta un ottimo sistema per capire come varia il costo della vita.

Producer Price Index (PPI): Il PPI esamina quanto costano i beni prodotti dalle aziende. È uno strumento utile per individuare le pressioni inflazionistiche e prevedere le future variazioni dei prezzi al consumo.

Deflatore del PIL: Questo parametro generico analizza le variazioni dei prezzi per tutto ciò che è prodotto nel sistema economico. È un po’ uno spaccato onnicomprensivo dell’inflazione.

Tirare le Somme: Misurare l’Inflazione

La matematica entra in gioco quando si vuole stimare il livello di inflazione con il quale si ha a che fare. La formula è la seguente:

Tasso di Inflazione = ((Indice Prezzi Correnti – Indice Prezzi Precedenti) / Indice Prezzi Precedenti) * 100

Tale calcolo rivela la variazione percentuale degli indici di prezzo in un dato periodo. Confrontando i prezzi attuali con quelli precedenti, è possibile capire quanto velocemente si sta muovendo l’inflazione.

Fattori che Influenzano l’Inflazione

  • Politica Monetaria
  • Supponiamo che l’inflazione sia un pallone e la banca centrale sia il mago che brandisce una bacchetta magica. Attraverso la politica monetaria, il mago ha il potere di far gonfiare o restringere il pallone dell’inflazione.

    La politica monetaria, attuata dalle banche centrali, svolge un ruolo fondamentale nella gestione dell’inflazione.

    Le banche centrali hanno a disposizione una serie di strumenti, tra cui modifiche ai tassi di interesse e operazioni sul libero mercato. Quando le banche centrali alzano i tassi di interesse, rendono sostanzialmente più oneroso prendere in prestito denaro. Ciò, di riflesso, frena la spesa e gli investimenti, attenuando le pressioni inflazionistiche. La si può vedere come il mago che sgonfia il palloncino dell’inflazione.

  • Politica Fiscale
  • Ma l’inflazione non è una prerogativa assoluta delle banche centrali. Anche i governi hanno un ruolo da svolgere. La politica fiscale, decisa dai governi, può avere ricadute sul contesto inflazionistico.

    La spesa pubblica, la tassazione e i deficit di bilancio sono le leve utilizzate. Quando un governo decide di spendere di più o di tagliare le tasse, è un po’ come se venisse aggiunta benzina al motore economico.

    Ciò stimola la domanda, il che può teoricamente sfociare nell’inflazione. Di contro, quando il governo stringe la cinghia riducendo la spesa o aumentando le tasse, si pone un freno all’inflazione. Ruota tutto intorno al preservare il giusto punto di equilibrio.

  • Dinamiche di Domanda e Offerta
  • Passiamo ora a parlare delle dinamiche della domanda e dell’offerta. La si può vedere come un tiro alla fune tra acquirenti e produttori, dove la corda rappresenta i prezzi. Quando gli acquirenti tirano più forte dei produttori, i prezzi aumentano. Quando i produttori restano fermi sulle loro posizioni, i prezzi rimangano stabili.

    L’inflazione da domanda si verifica quando si verifica una corsa agli acquisti: la domanda per beni e servizi schizza alle stelle e i prezzi seguono a ruota. È un po’ come la frenesia per l’ultimissimo gadget che arriva nei negozi e provoca un aumento dei prezzi per via della forte domanda.

    Invece, l’inflazione da costi è in sostanza una strozzatura dell’offerta. Ovvero, una sorta di interruzione della produzione, magari per una grossa carenza di approvvigionamenti. Quando si manifestano problemi di produzione, i prezzi tendono ad aumentare. Ad esempio, se una delle principali aree del mondo in cui si produce il petrolio è alle prese con una crisi, ciò può tradursi in un’impennata dei prezzi dei carburanti.

Alti e Bassi dell’Inflazione

L’inflazione non è del tutto positiva o del tutto negativa, ma ha i suoi pro e i suoi contro:

Vantaggi

Incremento della Spesa: Un certo livello di inflazione può indurre i consumatori a spendere di più prima che i prezzi inizino ad aumentare.

Alleggerimento del Debito: Può rendere i debiti meno onerosi in quanto più facili da ripagare dato che il denaro vale meno.

Svantaggi

Ridotto Potere d’Acquisto: I soldi possono poco e non è possibile comprare granché.

Incertezza: Un’inflazione elevata può dar luogo a instabilità, rendendo difficile per le imprese e gli individui pianificare il futuro.

Scompaginamento dei Prezzi: L’inflazione può distorcere i segnali dei prezzi, rendendo difficile per le aziende stimare domanda e offerta.

Mantenere l’Inflazione Sotto Controllo

I governi e le banche centrali hanno degli assi nella manica per gestire l’inflazione:

Politica Monetaria: Le banche centrali modificano i tassi di interesse per controllare la massa monetaria e la spesa. Un aumento dei tassi di interesse può calmare la situazione e ridurre l’inflazione.

Politica Fiscale: I governi possono aumentare le tasse o tagliare la spesa per ridurre la domanda e frenare l’inflazione.

Politiche Lato Offerta: Incrementando la produttività, riducendo le lungaggini burocratiche e promuovendo la concorrenza, i governi sono in grado di sanare le radici dell’inflazione.

Copertura Contro l’Inflazione

I forex trader possono tutelarsi dall’inflazione adottando queste misure:

Investire in Titoli con Garanzia Anti-Inflazione: Questi titoli, ad esempio i Treasury Inflation-Protected Securities (TIPS) , adeguano il loro valore in funzione dell’inflazione.

Diversificare le Partecipazioni Valutarie: È opportuno distribuire gli investimenti valutari per minimizzare l’impatto dell’inflazione.

Valutare di Investire in Materie Prime: Asset come l’oro e il petrolio possono fungere da copertura contro l’inflazione in quanto preservano storicamente il loro valore.

Inflazione in Diverse Economie

L’inflazione è un tema alquanto intrigante nel mondo economico, e le sue ripercussioni possono differire in maniera significativa da un’economia all’altra.

Stati Uniti

Negli Stati Uniti, l’inflazione è stata generalmente bassa e stabile negli ultimi decenni.

Tale stabilità può essere attribuita alla vigile supervisione della Federal Reserve, la banca centrale del Paese.

In sostanza, l’approccio statunitense alla gestione dell’inflazione comporta l’adozione di misure proattive volte a preservare l’equilibrio economico.

Eurozona

I tassi di inflazione nei Paesi membri dell’Eurozona possono differire in modo significativo a causa delle diverse condizioni economiche e di fattori strutturali.

Per affrontare questa diversità, la BCE decide la politica monetaria per l’intera area euro analizzando i trend inflazionistici e gli sviluppi economici nei singoli stati membri.

Gestire l’inflazione nell’Eurozona è un po’ come orchestrare una sinfonia, armonizzando le differenti melodie economiche degli stati membri.

Economie Emergenti

Le economie emergenti sono spesso alle prese con tassi di inflazione più elevati rispetto alle loro controparti più sviluppate. Stando a un report delle Nazioni Unite, i Paesi in via di sviluppo hanno riscontrato in passato tassi di inflazione per i prodotti alimentari costantemente più elevati all’interno dei loro confini rispetto a quelli osservati nei Paesi sviluppati.

Ma a partire dai primi mesi del 2023, si è assistito a una graduale riduzione di questo trend. Vale la pena osservare che, sebbene i tassi di inflazione abbiano iniziato a calare, sono tuttora relativamente elevati, soprattutto in aree come l’Africa, l’Asia meridionale e quella occidentale, dove l’impatto dell’inflazione è avvertito in maniera più intensa.

Abbiamo assistito a casi estremi di inflazione in alcune zone del mondo. Nella storia si sono registrati esempi folli di iperinflazione:

  • Zimbabwe: Alla fine degli anni 2000, lo Zimbabwe si è ritrovato alle prese con un assurdo tasso di inflazione mensile, pari a quasi 89,700 miliardi di miliardi punti percentuali! Era talmente alle stelle che la popolazione iniziò a utilizzare valute estere per le transazioni quotidiane.
  • Venezuela: Dal 2016, il Venezuela combatte contro l’iperinflazione, con tassi che raggiungono annualmente milioni di punti percentuali. Ha provocato gravi problemi economici e una diffusa povertà.

Tali casi estremi dimostrano quanto sia importante tenere a bada l’inflazione e implementare efficaci politiche monetarie e fiscali.

Conclusioni

Per i forex trader, l’inflazione è un aspetto imprescindibile dell’analisi di mercato. Comprendere le cause dell’inflazione, le sue tipologie e il modo in cui condiziona le quotazioni delle valute può tradursi in decisioni di trading più consapevoli. Adottando strategie di hedging e monitorando attentamente gli indicatori economici relativi all’inflazione, i trader possono districarsi nel mercato forex con sicurezza e mitigare i rischi associati ad essa.

di JustMarkets, 18.06.2024

«
»
Disclaimer